DIRITTO
Penale D'Impresa
Il diritto penale d'impresa rappresenta un'importante branca del diritto che si occupa di regolamentare le norme penali che si applicano specificamente alle attività economiche e commerciali. Questa disciplina si concentra sull'analisi e la punizione di reati che possono verificarsi all'interno del contesto delle imprese, toccando aspetti cruciali come la frode, l'appropriazione indebita, le false comunicazioni sociali e le violazioni delle normative relative alla sicurezza e alla salute sul lavoro.
Tra le caratteristiche distintive del diritto penale d'impresa, una delle più rilevanti è la responsabilità penale delle persone giuridiche. In altre parole, le aziende possono essere ritenute penalmente responsabili per i reati commessi dai loro rappresentanti legali o dai dipendenti nel corso delle loro attività aziendali. Questo implica che non solo gli individui coinvolti possano essere perseguiti, ma anche l'ente stesso possa subire conseguenze legali significative.
Le tipologie di reato che rientrano sotto l'egida del diritto penale d'impresa sono molteplici e comprendono, ad esempio, reati fiscali, che possono includere l'evasione delle imposte, reati ambientali, come il mancato rispetto delle normative sulla protezione dell'ambiente, e reati contro la concorrenza, come le pratiche commerciali sleali.
Ognuno di questi reati presenta un impatto diretto non solo sull'azienda coinvolta, ma anche sull'intero mercato e sulla società.
Questi i reati più comuni nell’ambito del diritto penale d’impresa:
1. REATO DI ACCESSO ABUSIVO A UN SISTEMA INFORMATICO O TELEMATICO EX ART. 615-TER C.P. (l’introduzione abusiva; l’introduzione abusiva da parte di una persona legittimata all’uso del sistema; la permanenza non autorizzata);
2. REATO DI DETENZIONE E DIFFUSIONE ABUSIVA DI CODICI DI ACCESSO A
SISTEMI INFORMATICI EX ART. 615-QUATER C.P;
3. REATI DI INTERCETTAZIONE, IMPEDIMENTO O INTERRUZIONE ILLECITA DI
COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE (ART. 617-QUATER C.P.) E DI INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE ATTE AD INTERCETTARE, IMPEDIRE O INTERROMPERE COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE (ART. 617- QUINQUIES C.P.);
4. REATO DI FALSIFICAZIONE, ALTERAZIONE O SOPPRESSIONE DEL CONTENUTO DI COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE EX ART. 617-SEXIES C.P.
5. DANNEGGIAMENTO INFORMATICO (ARTT. 635-BIS, 635-TER, 635-QUATER E 635-QUINQUIES C.P);
6. IL DELITTO DI FRODE INFORMATICA EX ART. 640-TER C.P.
7. IL CYBERICICLAGGIO
8. REATI IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI ;
9. TRATTAMENTO ILLECITO DEI DATI;
10. COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE ILLECITA DI DATI PERSONALI OGGETTO DI TRATTAMENTO SU LARGA SCALA;
RICICLAGGIO, REIMPIEGO E AUTORICICLAGGIO
1. REATO DI RICICLAGGIO ;
2. REATODI REIMPIEGO DI CAPITALI ILLECITI
3. REATO DI AUTORICICLAGGIO
4. REATO DI FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI
5.L’INDEBITA RESTITUZIONE DEI CONFERIMENTI
6.L’ILLEGALE RIPARTIZIONE DEGLI UTILI E DELLE RISERVE
7 ILLECITE OPERAZIONI SULLE AZIONI O SULLE QUOTE SOCIALI O DELLA
SOCIETA` CONTROLLANTE
8. OPERAZIONI IN PREGIUDIZIO DEI CREDITORI
9. OMESSA COMUNICAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI
10. FORMAZIONE FITTIZIA DI CAPITALE
11. INDEBITA RIPARTIZIONE DEI BENI SOCIALI DA PARTE DEI LIQUIDATORI
12.L’INFEDELTA` PATRIMONIALE
13. L’AGGIOTAGGIO
- REATI FINANZIARI:
- 1. IL ‘‘MARKET ABUSE’’-MANIPOLAZIONE DI MERCATO (art 185 t.u.f)
- 2. ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE
- 3. REATO DI GESTIONE INFEDELE (art 167 t.u.f)
- 4. OSTACOLO ALLE FUNZIONI DI VIGILANZA DELLA BANCA D’ITALIA E DELLA CONSOB
- 5. FALSO IN PROSPETTO (ART 173 BIS T.U.F.)
REATI TRIBUTARI
1. I REATI PREVISTI NEL D.Lgs. DEL 10 MARZO 2000, n. 74
2. LA DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE USO DI FATTURE O ALTRI DOCUMENTI PER OPERAZIONI INESISTENTI
3. LA DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE ALTRI ARTIFICI
4. LA DICHIARAZIONE INFEDELE
5. L’OMESSA DICHIARAZIONE
6. L’EMISSIONE DI FATTURE O ALTRI DOCUMENTI PER OPERAZIONI INESISTENTI
7. L’OCCULTAMENTO O DISTRUZIONE DI DOCUMENTI CONTABILI
8. OMESSO VERSAMENTO DI RITENUTE DOVUTE O CERTIFICATE
9. OMESSO VERSAMENTO DI IVA
10. L’INDEBITA COMPENSAZIONE
11. LA SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DI IMPOSTE
REATI AMBIENTALI
1. ABBANDONO DI RIFIUTI (art. 255)
2.LE FATTISPECIE DI ‘‘ABBANDONO’’ O ‘‘DEPOSITO’’ INCONTROLLATI NONCHE ́ DI ‘‘IMMISSIONE’’ DI RIFIUTI
3. ATTIVITA` DI GESTIONE DI RIFIUTI NON AUTORIZZATA
4. REALIZZAZIONE O GESTIONE DI UNA DISCARICA ABUSIVA
5. INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE
6. TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI
7. I REATI NELLA GESTIONE DELLA BONIFICA DI UN SITO INQUINATO
8. I REATI NELLA GESTIONE DELLE EMISSIONI
9.LE CONDOTTE PENALMENTE RILEVANTI NELLA FATTISPECIE DI INSTALLAZIONE O ESERCIZIO DI UNO STABILIMENTO IN ASSENZA DELL’AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI OVVERO DI ESERCIZIO CON AUTORIZZAZIONE SCADUTA, DECADUTA, SOSPESA O REVOCATA
10. I DELITTI DI INQUINAMENTO E DISASTRO AMBIENTALE
11. L’INQUINAMENTO AMBIENTALE (ART. 452-BIS C.P.
12. IL DISASTRO AMBIENTALE (art. 452-quater c.p.)
- REATI IN VIOLAZIONE DELLA DISCIPLINA A TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
- 1. L’OMICIDIO COLPOSO CON VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (art. 589, comma 2, c.p.)
I REATI NELLA GESTIONE DELL’IMPRESA IN CRISI
1.DELITTI DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA
2. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA PATRIMONIALE
3. LA BANCAROTTA FRAUDOLENTA DOCUMENTALE
4. LA BANCAROTTA PREFERENZIALE
5. I REATI SOCIETARI-PRESUPPOSTO PER LA BANCAROTTA SOCIETARIA
6. BANCAROTTA SEMPLICE
7. RICORSO ABUSIVO AL CREDITO
8. REATI COMMESSI NELLE PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLE CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO
9. REATI DEL DEBITORE E DEI COMPONENTI DELL’ORGANISMO DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI (OCC)
E’ quanto mai opportuno in questo ambito del diritto sottolineare l'importanza della prevenzione e della compliance. Le imprese sono fortemente incoraggiate a implementare programmi di conformità e meccanismi di controllo interni per prevenire la commissione di reati e gestire i rischi legali.
Queste misure non solo aiutano a evitare problemi legali, ma contribuiscono anche a promuovere un'etica aziendale sana e una reputazione positiva sul mercato.